Quando in occidente si pensa alla suddivisione degli spazi interni ci si immaginano pareti in muratura, non molto spesse ma decisamente isolanti dagli ambienti adiacenti in termini di luce, odori e suoni.
In ambienti di grandi dimensioni la suddivisione degli spazi con le pareti in muratura è quasi logica, ma in ambienti più piccoli spesso questo tipo di frazionamento rischia di rendere i locali più bui o di diminuire lo spazio disponibile.
Avete mai pensato alle case giapponesi?
Nelle case tradizionali, ma anche in molte case moderne vengono utilizzate delle pareti di carta e legno che dividono l’ambiente interno da quello esterno e simili pareti ma decorate per separare gli ambienti interni.
Queste pareti chiamate Shoji e Fusuma hanno uno spessore ridotto e fanno passare la luce e i suoni.
Non necessariamente devono essere pensate solo come pareti, ma se applicate nei nostri appartamenti potrebbero essere usate per coprire uno spazio dedicato all’armadio o al guardaroba dalla stanza, per creare un corridoio, per separare un angolo studio e chi più ne ha più ne metta.
Inoltre non necessariamente devono essere alte quanto il soffitto.
Un’idea diversa e style per dare un tocco di innovazione alla casa. Da studiare!