Descrizione
Contiene gli scritti “Secondo Manifesto di Rivolta Femminile: io dico io”, “Diritti della mia soggettività” di Marta Lonzi, “Tentativi di autocoscienza in un gruppo del ‘500” di Anna Jaquinta, “Da Il merito delle donne” di Moderata Fonte, “Casa Editrice Fantasma”, “Mito della proposta culturale” di Carla Lonzi e “Perché si sappia”. Con 23 fotografie in bianco e nero. 16mo. pp. 192. Ottimo (Fine). Prima edizione (First Edition). “Questa raccolta inizia col secondo manifesto di Rivolta Femminile “io dico io”. Il gruppo prende di nuovo posizione: come nel 1970 nei confronti della cultura e della società maschile, adesso nei confronti di quegli atteggiamenti femminili che mantengono una ambiguità di fondo pur essendo parte del movimento delle donne [..] Le autrici sottolineano l’importanza che ha il dare valore a quello che il femminismo ha già espresso, perchè non continui a essere un fenomeno che ricomincia sempre e si estingue senza portare un vero cambiamento, ma solo modificazioni di costume. Cosa resta allora se non tornare a perseguire l’inserimento, sostanzialmente alle stesse condizioni del passato? Non a caso il 1978 è l’anno in cui si comincia a parlare di riflusso del femminismo”.
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