Bozzetti originali per "Così fan tutte" di Wolfgang Amadeus Mozart

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Descrizione

Tre bozzetti originali per “Così fan tutte” di Wolfgang Amadeus Mozart, rappresentata al Teatro di Torino il 26 aprile del 1927. I bozzetti rapprsentano i tre costumi indossati dai personaggi di Ferrando e Guglielmo durante il corso della rappresentazione: a sinistra l’uniforme da soldato, al centro un abito per la serenata e a destra il travestimento da ufficiali albanesi (cm 24×13,7; 24,5×12,4 e 24×13,5). Realizzati a matita e acquerello, riportano a margine annotazioni a matita dell’Autore su tessuti e oggetti da utilizzare per la realizzazione dei costumi. Applicati su pass-partout in tela. I disegni furono esposti in occasione della mostra “Cesarina Gualino e i suoi amici”, Accademia di San Luca, Roma 4 giugno – 4 luglio 1997. Da Baldi, Betta, Trinchero, “Il Teatro di Torino di Riccardo Gualino (1925-1930)”: “Così fan tutte di Mozart  sollevò quello che si potrebbe definire il “caso Komissar?evskij”, dal nome del noto regista teatrale russo che curò scenografie e costumi per l’allestimento torinese dell’opera mozartiana. Regista e scenografo di fama internazionale, trapiantato in Inghilterra dopo aver tenuto per alcuni anni la direzione del Teatro Bolshoi di Mosca, Fedor Komissarzevskij curò per il Teatro di Torino non solo l’allestimento del capolavoro mozartiano, ma anche de La cambiale di matrimonio di Rossini, di Madonna Imperia di Alfano e di Fata Malerba di Vittorio Gui. Ma nessuna di queste scenografie suscitò una reazione tanto avversa quanto quella di Così fan tutte, ispirata a princìpi di stilizzazione e sintesi delle arti che erano evidentemente qualcosa di troppo innovativo per i gusti del pubblico”. . . . “Non sappiamo davvero quale altro teatro italiano avrebbe potuto allestire con altrettanto amore, con altrettanto senso di proporzione, con più squisita musicalità, quest’opera deliziosa, quanto l’elegantissimo Teatro di Torino. Vittorio Gui, artista al tempo stesso austero ed entusiasta, ha messo tutta la propria anima e il proprio sapere a servizio della partitura mirabile e la sua orchestra lo ha eseguito con non minore slancio, e con quella coscienza de’ propri compiti che permette di superare signorilmente difficoltà non lievi. Faremo tuttavia qualche riserva sulla messa in scena. A Komissar?evskij è sembrato che un’opera comica d Mozart, si dovesse allestire come una fantasmagoria di Strawinsky. Onde non solo una irrealtà assoluta di linee – che potrebbe anche essere difesa dai diritti della fantasia – ma una impudenza di colori sgargianti, che fa a pugni con la nobile castità della musica e nuoce anche al risalto dei bellissimi costumi, anch’essi disegnati dallo stesso Komissar?evskij ” (da L’Ambrosiano, 28 Aprile 1927).

Informazioni aggiuntive

Peso750 kg

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