La presenza del verde migliora l’ambiente domestico, ma alcuni esemplari riescono anche a ripulire l’aria interna da eventuali sostanze nocive. L’inquinamento indoor si manifesta in abitazioni e uffici soprattutto quando sono presenti materiali che nel tempo rilasciano sostanze tossiche, ma anche prodotti di uso comune come detersivi, colle, inchiostri, che contengono composti chimici, possono essere potenzialmente più pericolosi.
Si sono indiviaduate alcune tipologie di piante che aiutano a migliorare l’aria nell’ambiente e combattere le sostanze nocive , ma affinchè svolgano al meglio la loro funzione benefica, è è essenziale assicurare un’adeguata cura , dalla corretta inaffiatura alla concimazione periodica senza dimenticare l’elemento fondamentale per la loro soppravivenza che è la luce.
Le sostanze inquinanti nell’ambiente possono causare mal di gola, mal di testa , irritabilità, asma e a riprova dell’ esistenza di un inquinamento indoor, la maggior parte di tali svanisce grazie a queste piante che aiutano la depurazione dell’aria.
Si è riscontrato che chi soggiorna per più dell’80% del tempo totale giornaliero in ambienti chiusi, domestici o di lavoro può incorrere alla”sindrome da edificio malsano”.
Le piante hanno anche un effetto benefico sull’umore e di conseguenza sul benessere psicofisico; le piante emettono vapore acqueo e d’inverno quando il livello di seccheza dell’aria è più alto a causa del riscaldamento, è necessario aumentare il grado di umidità degli ambienti per contrastare l’insorgere di malattie da raffreddamento.
Le sostanze nocive sono:
Formaldeide: presente in collanti e conservanti per il legno, detersivi, vernici, cosmetici, tessuti artificiali, compensato, rivestimenti di pavimenti e fumo di sigaretta. Può essere causa di allergie, stanchezza, ansia, emicranie, nausea e sonnolenza, provocando irritazioni agli occhi e alle vie respiratorie. Tra le piante d’appartamento le più indicate per contrastare la formaldeide sono chemaedorea, clorofito, dracena, felce, ficus benjamina, filodendro, sanseveria e scindapsus.
Voc: sigla che indica “composti organici volatili”, presenti negli ambienti sotto forma di vapore, com benzene, xilene,toluene, tricoloetilene. Si trovano in alcuni prodotti per la pulizia, vernici, solventi, cere sintetiche, deodoranti, imbottiture, tappezzerie, cottura di carne su fiamma viva. Gli effetti sono vari, dalla cefalea a una semplice irritazione, ma spesso possono essere causa di patologie ben più gravi. Le piante che aiutano a contrastare “i composti organici Volatili” sono anglaonema, aloe, areca palmata, banano nano, edera, gerbera, spatifillo e syngonium.
Svoc: sono i “composti organici semivolatili”, gas incolori e inodori come monossido di carbonio, anidride carbonica, ozono, biossido di azoto, e biossido di zolfo. Vengono generati soprattutto da conservanti per il legno, stufe non ventilate e prodotti della combustione in genere. Possono causare mal di testa, nausea, vertigini, irritazine alla mucose. Le piante più utili ad allontanare i “composti organici semivolatili” sono beaucarnea, clorofito, ficus elastica, gerbera, giglio, peperomia, sanseveria e scindapsus.