Finalmente nella progettazione degli edifici si pensa come prima cosa al risparmio energetico. Ce lo garantisce il disegno di legge n. 1952 approvato l’8 giugno scorso.
La legge sarà applicata alla costruzione di nuovi edifici, agli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e agli interventi di ristrutturazione e di ampliamento che non superino il 20% dell’esistente.
La certificazione prenderà in considerazione i consumi energetici sulla base di una serie di parametri quali l’isolamento, l’esposizione, l’orientamento, l’ombreggiamento e la ventilazione e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili. La classificazione avverrà assegnando una lettera decrescente in base alla qualità dell’edificio: categorie di efficienza A, B, C, e D e serie di qualità 1, 2, 3 e 4.
Un sistema di certificazione che si pone l’obiettivo quindi di migliorare la qualità ambientale, attraverso l’analisi dell’impatto che l’edilizia ha sull’ambiente, ma anche il benessere psicofisico di chi gli edifici li abita.
Una volta che la legge sarà approvata dal Senato, gli Enti locali potranno prevedere delle agevolazioni per gli edifici che adotteranno il sistema, ad esempio nella riduzione degli oneri di urbanizzazione e di imposte come l’Ici.
Attendiamo l’approvazione 🙂